Growth Hacking, un complesso inglesismo che indica un approccio innovativo al marketing. Che cosa prevede? Vediamolo insieme in questo articolo di Hanami.

Growth Hacking: la nuova frontiera del marketing aziendale

Growth Hacking, un complesso inglesismo che indica un approccio innovativo al marketing. Che cosa prevede? Vediamolo insieme in questo articolo di Hanami.

Ma tu lo sai cos’è il Growth Hacking? No, non è una parolaccia. Questo inglesismo cela un approccio – una filosofia, insomma – che svecchia il marketing tradizionale, ottenendo – alla luce del mutare costante delle dinamiche di mercato – consensi sempre più forti.

Ma in cosa consiste? Nella pratica, il Growth Hacking nel marketing è un processo di sperimentazione veloce e costante applicato al prodotto e ai canali sui quali viene promosso, finalizzato a individuare il tragitto migliore per la crescita del business.

Tutti noi ci auguriamo di essere l’azienda con la camicia che viene improvvisamente eletta dalla Dea Fortuna ma – diciamocelo – le possibilità che questo accada sono minime. E quindi, in una casistica sempre crescente, Costanza e Determinazione sono gli unici ingredienti essenziali nella ricetta del successo imprenditoriale, e il Growth Hacking è la procedura da seguire pedissequamente.

Ora, se ti va, conosciamolo più da vicino.

Cos’è il Growth Hacking Marketing?

Lo abbiamo già precedentemente accennato: quella dei growth hacker è una forma mentis il cui obiettivo diretto è acquisire sempre più clienti, spendendo il meno possibile. Testare e misurare sono le attività imprescindibili del Growth Marketing, in quanto consentono di individuare il canale o la metodologia promozionale che funziona, nell’ottica di replicare le condizioni favorevoli alla crescita del business in oggetto.

Che si tratti di A/B test sui contenuti della tua home page, o di vedere quali tra gli oggetti che attribuisci alle tue mail comporta un maggior tasso di apertura, sperimentare può farti trovare soluzioni più efficaci di quanto pensi.

Facciamo un esempio: hai deciso di dedicare una parte consistente del tuo budget alla messa in opera di sponsorizzate ad hoc sui social network. Queste inserzioni sono collegate direttamente a una pagina di atterraggio in cui, per scaldare l’utente e avvicinarlo alla conversione, fornisci ulteriori dettagli sul tuo servizio. Scorrendo fino in basso, una headline persuasiva alla volta, si arriva al contact form. Ti sembra di aver fatto un ottimo lavoro, ma forse non sai che modificare le voci del form, per esempio togliendo la sezione dedicata all’inserimento del numero di telefono dell’utente, potrebbe farti aumentare sensibilmente il tasso di conversione.

Come fai a saperlo con certezza? Beh bisogna provare!

Sperimenta, misura, cresci, repeat.

Poniamo il caso che tu abbia compreso quali sono i canali e le metodologie che ti portano un maggior tasso di conversione. Hai tagliato i rami secchi, impedendo a determinati settori di sprecare il tuo budget. Adesso però – giusto per rimanere nell’area semantica della botanica – non sederti sugli allori!

Il nostro consiglio è quello di verificare periodicamente i risultati della tua strategia. Infatti, ciò che funziona oggi potrebbe smettere di funzionare domani, al punto che potresti dover recuperare un canale promozionale che hai attualmente escluso.

E quindi di nuovo, sperimenta, misura, repeat perché – te lo assicuriamo – c’è sempre qualcosa da affinare.

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